testimonianze + 2006 novembre 20

CONTINUA LO STERMINIO DEI BAMBINI DI STRADA IN GUATEMALA

Il 16 novembre scorso, alle 8,30 del mattino, il poliziotto municipale Calel Bin, ex agente dell'esercito, ha ucciso con una pallottola alla testa Luis Antonio Sosa Valdez di 10 anni per il solo fatto che rifiutava di scendere dalla rete di protezione di un asilo dove era salito. Il bambino era venuto per partecipare alla festa di chiusura di un corso estivo per bambini di strada organizzato dal comune della capitale, con il quale collabora il movimento dei giovani di strada.

Il fatto è tanto clamoroso che lo stesso sindaco della capitale ha chiesto che il poliziotto sia rapidamente arrestato e giudicato. Ma questo episodio rivela il poco valore che si da alla vita umana, la mancanza di rispetto per i bambini e la disumanità di troppi militari e membri delle forze dell'ordine in Guatemala.

La lista dei martiri della strada si allunga di settimana in settimana e rende sempre più necessario la riorganizzazione della "ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PER LA DIFESA DELLE RAGAZZE E RAGAZZI DI STRADA".

Come scrivevo, qualche giorno fa, inizieremo all'inizio del prossimo anno una campagna internazionale per denunciare le violenze e gli assassini di cui sono vittime bambini e  giovani, particolarmente nella strada, in Guatemala.

Manderò gli indirizzi elettronici e il testo di una lettera da mandare al presidente e altre autorità del Guatemala.

Nella sezione "l'organizzazione + ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE PER LA DIFESA DELLE RAGAZZE E RAGAZZI DI STRADA" figura la scheda di adesione all'associazione.

Non possiamo tollerare che una sola bambina, un solo bambino sia maltrattato, violato, torturato, massacrato nel mondo.

Un cordiale saluto

Gerardo Lutte