testimonianze + 2010 novembre 15 - Roma

IL GUATEMALA è MOLTO VICINO

 

Care amiche ed amici delle ragazze e ragazzi di strada,

 

finalmente il 30 novembre ripartirò per il Guatemala, con quattro mesi e mezzo di ritardo sul programma iniziale. Mi accompagnerà Valentina, sorella della nostra brava segretaria Ana Maria. Rimarrà con me per un mese e mi aiuterà nell’elaborazione di testi in italiano e in spagnolo e proporrà attività artistiche alle allieve e allievi della scuola che sono ora in vacanza e alle bambine e bambini della casa Otto Marzo. Verrà poi a sostituirla Eloisa che mi riaccompagnerà in Europa in primavera, verso la fine di Marzo. Tornerò in Guatemala sempre con Eloisa per rimanervi un periodo molto più lungo di circa otto, nove mesi.

 

Prima di partire ho avuto la gioia di partecipare all’assemblea generale di Amistrada, la più bella da parecchi anni. Erano presenti Mirka Merida, una giovane uscita dalla strada che sta ora facendo il periodo di prova per diventare accompagnante di strada e René Cordero, un veterano del MOJOCA che è stato responsabile della squadra di strada per ben 10 anni ed ora accompagnante dei ragazzi che vivono nella casa degli amici. Partecipavano anche rappresentanti della RETE BELGA: Jacqueline Englebert e André Demarque.

 

L’assemblea ha manifestato più chiaramente ciò che già sapevamo: ossia che le politiche dei governi europei colpiscono duramente le classi popolari e medie con ripercussioni sullo stesso MOJOCA perché si riducono in modo preoccupante le risorse finanziarie mandate dai singoli o dai gruppi della rete. Siamo molto inquieti perché questo avviene proprio nel tempo in cui finisce il progetto del coordinamento olandese CORDAID che per quattro anni ci aveva assicurato 120.000 euro l’anno. C’è il rischio che a scadenza ravvicinata sparisca il MOJOCA o per lo meno che sia obbligato a sopprimere molti programmi. Io non vedo come si potrebbe sopprimere uno solo dei nostri programmi senza compromettere il processo educativo del nostro Movimento.

 

L’assemblea però ci ha ridato la fiducia nel futuro del MOJOCA. Molti erano i gruppi rappresentati, soprattutto di quelli provenienti dal Sud: Potenza, Catanzaro, Val D’Agri, Formia, con presenza anche a Latina e nel napoletano. Erano presenti anche i gruppi del centro Italia: Firenze, Lucca, Caprarola (viterbese) e Roma. Dal Nord veniva solo il gruppo di Milano con la persona di Ottavia Albanese, professore all’università “ La Bicocca”, che è riuscita a fare un accordo di collaborazione scientifica tra la sua università e il MOJOCA e che, con la collaborazione della Cooperazione Italiana, sta per estenderla all’università pubblica del Guatemala “San Carlos”. In questo modo sarà possibile organizzare corsi di formazione per lavoratori in strada che siano riconosciuti in Guatemala. Hanno partecipato anche molte persone che non fanno parte di un gruppo, alcune delle quali erano venute per salutare e ascoltare René, conosciuto partecipando ai soggiorni estivi, alle ricerche per la tesi o ai tirocini che organizzavo per le mie studentesse e studenti della Sapienza.

 

Due anni fa ero in Bolivia con Yesenia, una ragazza del MOJOCA, invitato da Benito Fernandez, ad un seminario sulla metodologia del lavoro con le ragazze e ragazzi di strada. Ricevo proprio oggi una lettera di Benito in cui mi chiede di fare le osservazioni ad un progetto di formazione per educatori di strada, risultato del seminario del 2008.

 

I gruppi del Sud sono senz’altro una grande speranza per Amistrada perché composti soprattutto da giovani che sviluppano progetti e idee nuove. Ho notato in tutti i presenti la volontà di aumentare iniziative per appoggiare il MOJOCA e penso che Amistrada sta vivendo una primavera che darà vigore anche ai gruppi storici del Nord. Anche dal Belgio ci giungono buone notizie; la rete belga conta solo quattro gruppi e, oltre prendere iniziative simili alle nostre (cene, lotterie, concerti, etc.), cerca anche di coinvolgere enti pubblici, (provincia di Brabant Wallon, Luxembourg, Comune di Liegi) , ONG belghe ed olandesi.

 

Theresia Bothe cantautrice internazionalista, che l’anno scorso ha creato la scuola di musica al MOJOCA, ha interpretato canzoni latino americane, francesi e opere di sua composizione. Ci ha detto che sarebbe tornata al MOJOCA e avrebbe composto canzoni del MOJOCA e della strada. La musica, linguaggio internazionale che esprime sogni ed emozioni, è molto importante per i giovani del movimento ed è uno strumento prezioso per diffondere i loro sogni e la loro organizzazione.

 

Non perdiamo la fiducia. Saremo senz’altro costretti a ridurre il bilancio preventivo del 2011, ma non rinunciamo a nuove iniziative. Svilupperemo l’impresa di strada nella speranza che diventi presto fonte di risorse per gli altri programmi. Abbiamo trasformato il programma di inserimento lavorativo in un più ampio inserimento nella società e, soprattutto, organizzeremo già nel gennaio del prossimo anno, il gruppo “ generazione del cambiamento” che sarà composto dalle figlie e figli adolescenti delle quetzalitas ed ex quetzalitas. Questi giovani erano abbandonati nell’età in cui avevano maggior bisogno di partecipare ad un progetto alternativo di formazione, di impegno sociale e di studio. La figlia più grande di una ex quetzalita, che ho visto nascere nel 1994, ha ormai 16 anni e frequenta una scuola molto esigente che dà una solida formazione intellettuale, spirituale, umana e sociale: il Collegio Belga. Questa ragazza, Germana, è la prima della sua classe e fra due anni si iscriverà all’università. Ha voglia di impegnarsi per cambiare il suo paese e sarà la coordinatrice delle sue compagne e compagni più giovani che entrano nella scuola media dopo aver finito i sei anni della scuola elementare. Questo gruppo è la continuazione di quello delle Mariposas, sarà di esempio e potrà formare i futuri quadri del movimento che permetteranno al MOJOCA di raggiungere in modo maggiore gli obiettivi dell’autodeterminazione, dell’autogestione, di relazioni di amicizia e di impegno per migliorare la società.

 

MOJOCA, Amistrada e Rete Belga, presenti all’assemblea, formano una piccola rete internazionale di amicizia, minacciata nella sua stessa esistenza dalle politiche delle multinazionali e dai governi di paesi ricchi, ma resisterà e non si arrenderà. Alla crisi, e alla disperazione e miseria che crea, risponderemo con un supplemento di fiducia, di entusiasmo, di amicizia. Lavorando affinché le ragazze e ragazzi di strada possano realizzare i loro sogni, lavoriamo per noi stessi, per le nostre famiglie, per i nostri paesi. Il progetto di morte della globalizzazione neoliberale sarà sconfitto dal progetto di vita nel quale si inseriscono le nostre tre associazioni. Ognuna e ognuno di voi ha un ruolo importante da svolgere in questo progetto.

 

Quando tra due settimane sarò in Guatemala dirò alle bambine e bambini, ai giovani del MOJOCA che non li abbandoneremo e che contiamo sulla loro amicizia per continuare a sognare anche noi.

 

Con un affettuoso abbraccio,

Gerardo