testimonianze + 2015 novembre 26, Guatemala

Care amiche e cari amici,

Vi mando un affettuoso saluto da parte delle bambine, bambini e giovani di strada e da parte mia. Avrei tanto desiderato partecipare alla vostra Assemblea; potere salutare ed abbracciare ognuna e ognuno di voi presente in questa riunione e festa di amicizia. Però ci vedremo all’assemblea di aprile, nella quale sarà presente Mirna Cragua che molti di voi già conoscono e apprezzano.

Le previsioni del bilancio del 2015, preparate con cura da Massimo e Nino, sono incoraggianti perché indicano l’arresto della tendenza alla diminuzione delle entrate che pareva inarrestabile. Complimenti!

Questo risultato è positivo e sorprendente nella situazione attuale dell’Italia e di Amistrada. La crisi spirituale, sociale, politica ed economica provocata dal capitalismo imperialista al quale il governo, la maggior parte dei partiti e l’Unione Europea sono sottomessi, colpisce duramente le classi popolari. Inoltre, molte e molti di voi sono attivamente impegnati nell’accoglienza delle nostre sorelle e dei nostri fratelli rifugiati che fuggono la miseria, le guerre, il terrorismo provocati dall’imperialismo occidentale.

Ci rendiamo conto tutti della necessità di un rinnovamento e ringiovanimento della nostra rete. Il nostro comitato di gestione dà l’esempio del cambiamento e del dinamismo. In tutta l’Italia molte persone continuano ad appoggiare il Mojoca. Anche se a causa dell’età, delle malattie, delle scomparse, non riescono più a realizzare attività di gruppo, il loro amore per le ragazze e ragazzi di strada gli fa fare miracoli. Amistrada rimane l’associazione che più ci aiuta. Il vostro aiuto ci permette di continuare le nostre attività abituali e a prendere nuove iniziative importanti. Quest’anno abbiamo assunto un responsabile dei laboratori di produzione, incaricato di riorganizzare ogni laboratorio, di assicurare prodotti di buona e costante qualità e di cercare nuovi mercati. Già constatiamo notevoli progressi. Stiamo preparando l’apertura di MOJOCAFE, dove venderemo prodotti dei nostri laboratori. La preparazione richiede molto tempo per ristrutturare un locale della nostra casa della tredicesima strada, per fabbricare i mobili, comprare le macchine e gli utensili necessari, ottenere i permessi necessari dal comune, dalla commissione del centro storico, dal Ministero dell’Ambiente, dal Ministero della Salute, dall’ufficio delle imposte. Dobbiamo anche preparare bene le tre quetzalitas che lavoreranno nella caffetteria: dovranno saper fare bene il cappuccino, l’espresso, i panini, servire bene le pizze, i dolci e tutte le squisitezze con il marchio “MOJOCA”.

Speriamo in tal modo di dare un lavoro con almeno il salario minimo legale a una quindicina di giovani.

Il tre dicembre prossimo, ci sarà nell’Istituto Italiano di Cultura una prima riunione di un gruppo di una trentina di persone che formeranno il gruppo promotore di una rete Guatemalteca di amicizia con le ragazze e i ragazzi di strada. Una sorellina di Amistrada e della rete belga sta per nascere.

Naturalmente, l’importante non è il materiale, i soldi, ma ogni bambina, bambino e giovane di strada. Aiutare ognuna e ognuno a crescere bene, ad essere felice; a studiare, a lavorare, a vivere in una casa decente, ad essere in buona salute. Conosciamo i buoni risultati ma anche troppi insuccessi. Ci rimane ancora molto da fare, molto da migliorare. In collaborazione con voi ci riusciremo e Mojoca Internacionale sarà una speranza di amicizia e di pace in un mondo di disperazione e di odio. Contribuiremo nel nostro piccolo a dare alla vita e all’amore l’ultima parola.

Un gran abbraccio di amicizia da parte di tutto il Mojoca,

Gerardo.