testimonianze + 2015 Giugno 12, Guatemala

 

Care amiche ed amici,

nella precedente lettera vi ho parlato del movimento di protesta in Guatemala contro la corruzione del presidente del governo e di molti funzionari.

In Guatemala i narcotrafficanti dominano il paese e le bande di estorsori e criminali terrorizzano la popolazione.

Cosa fa la polizia comunale della Capitale? Invece di combattere il narcotraffico, i criminali, gli estorsori, aggredisce i gruppi di giovani di strada.

Circa tre settimane fa è successo nella zona chiamata" terminal" della Capitale: la polizia comunale ha aggredito due gruppi di giovani di strada togliendo a loro il poco che avevano.

Ho pubblicato nella mia pagina di facebook foto e una descrizione di questa vile aggressione.

Due settimane fa circa la polizia nazionale ha aggredito il gruppo di strada detto " Bolivar" (perché situato vicino all'arteria Bolivar); un lavoratore del Mojoca stava con loro e ha assistito a queste gravi violazioni dei diritti di cittadini di strada, ha protestato senza riuscire a ricondurre alla calma i poliziotti.

Stava parlando con due giovani del Mojoca, uno che  lavora con il gruppo di strada mentre l'altra, incinta, frequenta ogni pomeriggio la nostra scuola.

La polizia ha accusato proprio questi due giovani per traffico di droga, fotografandoli poi, in assenza del lavoratore del Mojoca, con una busta di marijuana che non si trovava nel luogo prima del loro arrivo.

In questo luogo spacciatori vendono droga, tutti li conoscono.

Arrestare trafficanti di droga è molto più pericoloso che calunniare e incarcerare giovani indifesi.

 

Indifesi non sono, il Mojoca li difende, ha denunciato i poliziotti colpevoli di queste aggressioni e oggi era convocata una conferenza stampa in Guatemala per far conoscere questi fatti.

 

Vi darò le ultime notizie nell'incontro festivo che avremo sabato 20 giugno alle ore 17 nei locali della comunità di base di San Paolo in va Ostiense 152 B a Roma.

Sarebbe una gioia per Kenia e per me di rivedervi.

 

Un cordiale saluto

Gerardo