testimonianze + 2011 Febbraio - Guatemala

nascita

 

Magdalene Morales Gutiérrez e David Mendoza.

le comunità de la Otto Marzo e della casa degli Amici

e il "nonnino"

 

hanno la gioia di comunicarvi la nascita il 2 febbraio di

 

MAYORDIN ELIZABETH MENDOZA MORALES.

 

La mamma e sua figlia sono in eccellente salute e rientreranno nella loro casa dell’Otto Marzo questo pomeriggio.

La nostra gioia e i nostri auguri per Mayordin , la più giovane della famiglia Mojocaantico testo dei Maya sulla nascita di Ix Canul.

 

Ix Cuzam Chi era sul punto di dare la luce la suo prima figlia o figlio.

Ah Tsab Kumun era il suo sposo, nobile servitore dei sacerdoti. Tutti nella comunità erano a conoscenza dell’avvicinarsi dell’evento, tanto che la levatrice e le sue aiutanti si prepararono presto e non tardarono ad arrivare. Appena entrate nella casa, le donne stendono sul suolo una tovaglia bianca, dispongono le erbe medicinali e bruciano incenso. Intanto la madre mobilita tutto il suo coraggio e le sue forze per spingere al mondo il suo frutto di carne e di sogni. Ah Tsab Kumun è uscito per contemplare la volta celeste. Perturbato dal miracolo della vita, pensa alla vita futura di suo figlio o figlia.

Nella casa, le donne si affannano per preparare l’arrivo dell’essere nuovo. La levatrice massaggia il corpo della partoriente e allo stesso tempo pronuncia preghiere e canti propiziatori. Invoca il sole, il mare, il giaguaro e il serpente affinché diano forza a chi sta per nascere. Esegue pressioni sul ventre materno per trasmettere al bambino tutto ciò che rappresenta la vita qui fuori e non soffra di un cattivo impatto laddove lui stesso dovrà aprirsi cammini.

Gli parla del dolore e della gioia, del lavoro, dell’attenzione, della tolleranza e soprattutto del suo impegno con la comunità. Gli dice che essere uomo o donna è una cosa difficile, perché si nasce, non per seminare confusioni, ma per chiarire misteri, non per concorrere con la natura, ma per onorarla, non solo per approfittare dalla bellezza delle cose, ma anche per creare la propria bellezza, per edificare un mondo umano nella natura. Nascere è qualcosa di doloroso, ma la vita stessa lo compensa. “Va, nasci! -gli dice- E’ giunta l’ora della tua luce e della tua aria! E’ giunta  la tua ora di posarti sulla terra! E’ tempo di affacciarti e vedrai come la vita è stupenda! Non avere paura! Il Cuore del Cielo e il Cuore della Terra riconfortano e gli uomini superiori guidano! Va! Nasci che è giunta la tua ora di venire in terra!”

E come attratto dal fascino di queste parole, dopo qualche minuto, appare la bambina nella soglia della madre e in uno sforzo maggiore della madre il piccolo corpo si getta nella vita. Il suo pianto riempie di emozione Cuzan che deve pulirlo e immediatamente iniziano un canto. Bruciano la placenta, rimuovono le ceneri dal focolare e lì le mettono sotto terra per indicare al bambino o alla bambina che questa è la sua terra. Poco tempo dopo avvisano Ah Tsab Kumun che è padre di una bambina. Emozionato, prende la sua tromba e soffia con una forza finora mai sperimentata. Il suono prolungato si estende nell’aria comunicando al Cuore della Terra, al Cuore del Cielo, la fortuna e la gratitudine degli essere umani che si riproducono, che con il proprio sangue fanno nascere volti nuovi. La luna splende nella profonda altezza dei tredicesimi cieli. E’ la stessa che prima proteggeva i travagli del parto. Lì brillano anche nel firmamento Xaman Ek, protettore dei viaggiatori e dei mercanti (la stella polare) e Noh Ek, Venere.

Fra poco si occulteranno quando Kin, il sole, dopo avere lottato contro le tenebre, emergerà dall’inframondo.

(Da un antico codice Maya)