testimonianze + lettera dalla strada settembre 2005

Care amiche ed amici delle ragazze e ragazzi di strada,

non avevo mai visto tanti bambini, ragazze e ragazzi, nella casa del  movimento che oggi sabato tre settembre. Eravamo più di 150 a partecipare all’assemblea generale dei giovani del movimento che doveva eleggere tre loro rappresentati nel comitato di gestione: una ragazza al posto di Jennifer tornata in strada e due ragazzi. Oscar ha finito il suo mandato di due anni e Pochis è diventato accompagnante responsabile della scuola. Erano in sei a presentarsi: due quetzalitas, Evelyn e Lubi e Inés che fa parte del gruppo della Bolivar. e tre ragazzi, Oscar che si rappresentava, Raùl, un garifona (discendente di schiavi africani deportati dagli Inglesi ) di Puerto Barrios. e Leonel, da poco uscito dalla strada con la sua compagna Diana, incinta da cinque mesi. Le candidate ed i candidati sono stati presentati agli elettori e hanno parlato all’assemblea: Inès, che ancora vive in strada, ha fatto l’intervento meglio strutturato ed emozionante. Poi sono stati aperti due seggi per le votazioni segrete. Mirna aveva preparato due schede con le foto delle candidate e candidati. Le votazioni si sono svolte con buonumore e ordine. Lo spoglio delle schede si è fatto in pubblico: Raùl ha raccolto il 95 % dei voti seguito da vicino da Oscar. Per le ragazze lo scrutinio è stato più serrato e Lubi è stata eletta con il 51% dei voti., seguita da Inès. I neoeletti hanno ringraziato i loro elettori, poi si sono radunati con i tre che erano stati eletti lo scorso anno, Glenda, Ana Maria e Mauricio (Lorena si è presa 15 giorni di riflessione per decidere se rimanere o meno nel gruppo dei coordinatori) per designare la o il presidente e vicepresidente. Hanno scelto Glenda (la ragazza della copertina del libro “Principesse e Sognatori”), scelta che è stata ratificata all’unanimità dall’assemblea.

Le ragazze e ragazzi hanno dato prova di maturità scegliendo le persone che offrivano le maggiori garanzie di impegno, stabilità e responsabilità. Un passo importante verso una maggiore autogestione del movimento è stato compiuto con la decisione di celebrare ogni mese un’assemblea generale che dovrà approvare o meno le proposte del comitato di gestione e dove ognuno avrà la possibilità di proporre iniziative e di esprimere critiche.

Ho iniziato la lettera con questa notizia che ci fa capire che il movimento dei giovani di strada sta facendo notevoli progressi, grazie all’impegno di molti e alla guida sapiente e amorevole della nostra coordinatrice Patty Garcia e del nostro accompagnante René Cordero.

Avrei tanto da raccontarvi. Accennerò solo alle notizie più importanti che svilupperò nella nostra vicina assemblea del 15 ottobre a Roma. Spero di avere la gioia di incontrarti in questo momento importante della nostra Rete di Amicizia.

Domenica 21 agosto: festa dei bambini della strada e delle figlie e figli delle Quetzalitas: 70 bambini e le loro mamme si sono divertiti con i giochi preparati da Chiara di Roma, Chiara di Lucca e Magali del Belgio, con lo spettacolo di un pagliaccio, la pignatta e i deliziosi dolci di panna e fragole preparati dalle pasticciere pasticcieri del movimento. Abbiamo avuto la gioia di accogliere Elena e Emilio del gruppo do solidarietà di Potenza che assicura l’adozione a distanza di 50 bambini e di Cristina, Francesca e Michele del gruppo di Mani Tese di Firenze che sovvenziona la scuola e le borse di studio. Grazie al lavoro di Glenda, Ana Maria, Karina, la nostra psicologa e di Chiara la formazione delle quetzalitas e l’appoggio ai bambini piccoli sono nettamente migliorati. Due bambinaie si occupano dei più piccoli. Siamo particolarmente vigili per prevenire i maltrattamenti e intervenire in caso di necessità.

Il venerdì seguente era la giornata di prevenzione dell’AIDS (chiamato SIDA in spagnolo e francese, come dovrebbe essere anche in italiano dove stranamente si preferisce il nome americano). Un’ottantina di giovani hanno partecipato ai quattro seminari dinamici sull’argomento e molti hanno accettato di fare gli esami di del sangue per sapere se erano sieropositivi o negativi. La popolazione della strada è ad alto rischio e diamo la massima importanza alla salute. Sta per venire un gruppo di 15 giovani professionisti di Andalusia che faranno un mese di volontariato con il movimento. Quattro di loro sono medici e tutto il mese sarà dedicato alla salute e all’igiene nei gruppi di strada e nella casa del movimento. L’appoggio della tavola valdese ci ha permesso di progredire molto nella cura della salute.

L’assunzione di Pochis o Carlos García, al posto di Mario Reynoso dimissionario, come responsabile della suola, ha rilanciato l’alfabetizzazione in strada e in casa. Con Glenda e Ana Maria, quest’ultima incaricata delle borse di studio e della biblioteca, formano un gruppo unito che fa un eccellente lavoro in casa e in strada. Hanno firmato un accordo con CONALFA, organismo del Ministero di Educazione, che riconosce i titoli di studio anche di chi ha seguito i corsi in strada, e fornisce il materiale didattico necessario. L’inchiesta in corso ha rivelato che, nei gruppi dove si fa suola, questa è l’attività maggiormente apprezzata. L’incremento della scuola, che abbiamo l’intenzione di duplicare nel prossimo anno, è stato possibile grazie all’appoggio di Mani Tese. Pochis si iscriverà a gennaio alla facoltà di scienze dell’educazione per migliorare la sua preparazione pedagogica.

Il “Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli” ci ha permesso di aumentare l’aiuto al reinserimento sociale, particolarmente per le coppie con bambini.

Abbiamo finito la raccolta delle interviste – più di 150 – con le ragazze e ragazzi di strada, quelli che ne sono usciti, gli educatori, maestri e volontari. Il tema della ricerca partecipativa era il movimento, i suoi pregi e difetti. L’aiuto di Nora, delle due Chiare e anche di Laura, Valentina e Raffaella è stato alquanto prezioso. Ci rimane da elaborare i dati, lavoro che già hanno iniziato Nora e Chiara Ferroni. Ma anche i giovani del coordinamento e anche ragazze di strada, in modo particolare Inés e Blenda hanno lavorato con impegno a questa inchiesta importante, la prima fatta con la partecipazione delle ragazze e ragazzi di strada.

Abbiamo anche iniziato un seminario sul nostro metodo di lavoro, un esame critico che ci permetterà assieme alla ricerca di migliorare la nostra azione, rafforzare gli aspetti positivi, tentare di diminuire quelli negativi.

Un gruppo di amici di Don Gabriele Perfetti si assume la ristrutturazione della casa. Tra l’altro, la costruzione fatiscente che stava nel secondo patio della casa, verrà abbattuta e al suo posto sorgerà un nuovo edificio con la pasticceria al pianterreno e gli uffici al secondo.

E ora stiamo cercando una casa per aprire l’albergo delle ragazze e dei bambini piccoli. E’ necessario, è urgente. Per le ragazze incinte, per quelle che vivono in strada con figli piccoli che trafficanti di bambini, il freddo o malattie possono strappare loro, per le ragazze che vogliono uscire dalla strada, per quelle che subiscono violenze in famiglia, che sono state violentate.

Vi ho parlato di realizzazioni e di progetti senza dirvi l’essenziale: le relazioni quotidiane con le ragazze ed i ragazzi, la meraviglia di fronte alla loro generosità e alla loro solidarietà, la gioia dell’amicizia con loro, la felicità per i loro progressi, per Rita, una donna-bambina incinta che si sforza ad uscire dalla strada, le sofferenze, quando ragazze o ragazzi, a volte del coordinamento, abbandonano lo sforzo e ritornano pesantemente alla strada e alla droga. Non li abbandoniamo, li ricerchiamo, la casa è sempre aperta per loro.

Con la speranza di vederti all’assemblea del 15 ottobre ti mando un affettuoso abbraccio dal cuore della strada che batte al ritmo delle sofferenze e speranze, dell’amicizia che ci lega alle bambine, bambini e giovani di strada,

Gerardo Lutte