testimonianze + 2004 giugno Fernando

I Gruppi di strada della zona 1 di Città del Guatemala sono in pericolo

Il Comune caccerà alcuni gruppi di strada;in una prima fase  quelli della Concha, quelli del Parco Centrale, quelli della settima strada(i ragazzi che dormono tra l’ottava e la nona strada). In una seconda fase, raggiungerà quelli del Concordia, quelli della sesta strada ( i ragazzi dell’elektra –burger).

Il piano del comune è di tipo circolare concentrico,l’idea è quella di iniziare dal gruppo del Parco centrale, verso fuori fino ad otto isolati e, per il prossimo anno iniziare dalla 18esima strada fino alla prima , dalla strada Elena fino alla dodicesima. Questo piano ci è stato presentato dalle persone del comune con orgoglio, in una riunione che abbiamo avuto nella seconda settimana di giugno. L’intenzione è  di realizzare un Centro Storico Restaurato per il turismo.

In passato,  un altro governo, in base a questo progetto finanziato dalla cooperazione spagnola, aveva cacciato gruppi di bambine/i e giovani di strada; questi fatti, in nessun momento sono stati supportati da una proposta educativa , di reinserimento sociale o di mediazione pedagogica che potesse far pensare ad un vero desiderio di risposta sociale ed umana a questi gruppi di strada formati in molti casi da famiglie intere di strada dove troviamo, addirittura, fino alla terza generazione , come dire, neonati di strada.

Se da un lato ci hanno convocato a questa riunione con il comune, con la presunta volontà di dare una risposta sociale adeguata alla situazione della strada, dall’altro lato, è anche vero che abbiamo solo due mesi di tempo  poiché il 15 di agosto iniziano i lavori per la ristrutturazione del centro momento in cui cacceranno i ragazzi di strada. Tutto quello che sappiamo, sia per conoscenza che  per esperienza di lavoro in strada, è che in due mesi non si può fare niente che abbia a che vedere con una proposta pedagogica umana.

 In questi momenti abbiamo già formato una rete d’appoggio e di urgenza con le seguenti organizzazioni: CAUCE, Medici senza Frontiera, Comunità Autonoma -blocco antiimperialista, Movimento sociale per i diritti dei bambini e dei ragazzi di strada del Guatemala a e con altre che stiamo ancora trattando. (APROFAM, CONFREGUA).

Foro di protezione all'infanzia e alla gioventù di strada non ha nessun piano. Tutto si è sviluppato in divisioni e discussioni che non hanno portato a nulla. A queste riunioni hanno partecipato Lorena e Cesar avendo una buona partecipazione e protesta. Con l’equipo in modo urgente stiamo preparando riunioni, comunicati, proposte e strategie. Soprattutto stiamo avvisando tutti i gruppi di strada coinvolti e chiedendo anche cosa pensano, cosa vogliono, scoprendo se ci sono in loro desideri auto-organizzazione.

Dal momento che la situazione del Foro è come vi abbiamo spiegato sopra, abbiamo proceduto a cercare appoggio in altre istanze.

Abbiamo anche un gruppo di spagnoli che stanno tentando di pressare con la AECI l’ambasciata spagnola da qui in Guatemala e siamo già in contatto con l'organizzazione per la difesa dell’infanzia.

Fernando Penna Rodríguez

Coordinatore di Programma

MoJoCa