testimonianze + 2004 giugno, Emanuele

Cari tutti e tutte,

vi scrivo questa lettera per parlare più in dettaglio del possibile sgombero di 4 o 5 gruppi dei ragazzi di strada della zona 1, concorde con il progetto della municipalità di restaurare ed abbellire il centro storico, finanziato dalla cooperazione spagnola, che inizierà il 15 Agosto e di cui hanno dato notizia solo 2 settimane fa. In realtà, dietro la presentazione realizzata dalla municipalità di carattere artistico e umano, di rivitalizzare il centro per i cittadini, si nasconde il ghiotto affare di trasformare l’area in un grosso centro commerciale all’aria aperta dove le classi medie possano passeggiare consumando e facendo shopping in un posto gradevole e sicuro. Sicuro, infatti l’area oltre a essere invasa di caffetterie,  ristoranti e negozi sarà anche capillarmente controllata dalla Polizia Nazionale Civile, corpi speciali vari e la Politur, specializzata nella protezione degli affari che girano intorno ai turisti, stranieri e non.

Per realizzare il progetto devono però mandar via i gruppi di strada, tutti coloro sono impiegati nel  commercio informale, nel lavoro nero e precario.

Per quanto riguarda i ragazzi di strada si prevede una istituzionalizzazione forzata o il trasloco in altre aree della città, senza escludere il carcere.

Insomma, si ripulisce il centro e si nasconde la spazzatura sotto il tappeto.    

Quindi, in difesa dei diritti dei ragazzi/e di strada e per trovare delle soluzioni al problema di sgombero, si sta consolidano una piattaforma con altre associazioni: MoJoCa, APROFAM (Associazione per il benessere della famiglia Guatemalteca), MSF (Medici Senza Frontiere), CAUCE (Centro di audiovisivi e centro d’insegnamento), HIJOS (Figli e Figlie per l’identità e la giustizia, contro l’oblio e il silenzio), ADEJUC (Alleanza per lo sviluppo giovanile e comunitario), Movimento Social por los Derechos de la Niñez y la Juventud de Guatemala. Questi ultimi 3 riuniti nel Blocco Antimperialista - Comunità Autonoma. 

Ci si deve riunire giovedì 1/7 e stabilire in maniera dettagliata gli obiettivi e le linee strategiche, la prima carta che si vuol giocare è quella del dialogo, per cercare di trovare una soluzione pacifica alla situazione nell’incontro del 8/7 nel Foro. Si vorrebbe intavolare anche un dialogo con la cooperazione spagnola, che finanzia il progetto, esponendole le problematiche sociali a cui si va incontro.   

Nel frattempo, l’assemblea di Co-gestione del MoJoCa ha elaborato alcuni obiettivi da proporre l’1/7 alla piattaforma.    

Obiettivi:

1 – Evitare la violenza

ü     Che gli sgomberi non siano violenti.

ü     Che non separino le madri dai figli.

ü     Che non vi siano arresti.

ü     Che non ci sia istituzionalizzazione forzata dei ragazzi.

 

2 – Ritardare il processo di “abbellimento” del Centro Storico per favorire l’organizzazione.

 

3 – Denunciare ai mezzi di comunicazione la mancanza di un piano sociale per i ragazzi  di strada, di una proposta di soluzione rispetto alle situazioni di marginalità, di un piano di mediazione pedagogica/educativa e umana rispetto a questo tipo di popolazione.             

 

La creazione della piattaforma è solo una delle 5 linee d’azione del Movimento, le elenco per renderle chiare:

1.     Creazione della piattaforma d’istituzioni/associazioni interessate a difendere i diritti dela gioventù di strada.

2.     Dialogo con i gruppi di strada

3.     Visite costanti e frequenti ai gruppi di strada per evitare violazioni dei diritti umani.

4.     Relazioni pubbliche sulla questione (conferenze, comunicati ecc.)

5.     Realizzare un documentario sulla vicenda, con il sostegno del CAUCE.  

Riassumo di sotto l’agenda dei prossimi giorni:

 

Agenda

1/7 – Riunione della piattaforma delle associazioni per stabilire obiettivi e linee strategiche.  

4/7 – Pintura di murales nella z. 1, a fianco del palazzo del congresso, sul tema dello sgombero in coordinazione con il Movimento social para la niñez.

5/7 – Riunione con Nidia Aguilar, defensora de la niñez – PDH.

6/7 – Riunione con la commissione Justicia y Paz di Confregua (Organizzazione dei diritti umani  dei religiosi guatemaltechi - Confregua).

7/7 – Riunione con la cooperazione Spagnola.

8/7 – Riunione al Foro de Protección de la Juventud y Niñez de la calle con il sindaco ausiliare della zona 1.

12/7 – Riunione con la cooperazione spagnola di alcuni cittadini spagnoli che collaborano al Movimento o altre associazioni (Padre Martin, presidente della Giunta Direttiva MoJoCa e del CAUCE; Isabel, volontaria MoJoCa; Pilar, presidenta di MSF; Juan,  associazione di beneficenza spagnola; Rebeca volontaria dell’associazione dei giovani di Salamà)

 

Quale potrebbe essere il ruolo della rete d’amicizia?

È bene poter contare su tutte le risorse disponibili, eventualmente anche nella protesta internazionale via mail, raccolta di firme,  pubblicazione delle denunce nel bollettino e nel sito e quant’altro.

Ma per ora è meglio aspettare le mosse del municipalità e le riunioni della settimana prossima. Quello che si può fare è informare più persone possibili su ciò che sta per accadere ma senza armare proteste internazionali che potrebbero chiudere gli esigui spazi di dialogo con la Municipalità.

Quindi, d’accordo con Gerardo, con cui ho parlato stamattina al telefono, teniamoci in contatto scambiamo informazioni per coordinarci.

Teniamo inoltre aperto il dialogo con il dal comitato di gestione per eventuali proposte e sul e sul ruolo che può giocare nella vicenda.

Un saluto a tutti e tutte, Emanuele.

2004-giugno