testimonianze + 2003, Aprile  Chiara

 

JESSICA, EROINA E MARTIRE DELLA STRADA   

 

Chiara, appena arrivata in Guatemala con Sofia per un tirocinio di sei  mesi, ci scrive che Jessica (sulla foto con compagni del suo gruppo di fronte all’entrata del terreno in cui avevano costruito casupole di fortuna)  fu assassinata a sangue freddo da un poliziotto mentre interveniva per difendere un compagno che lo sbirro  accusava di avere aggredito una coppia per derubarla. Lei si era interposta  tra  i due e spiegava che Neftali non era colpevole. Il poliziotto le rispose estraendo la  pistola uccidendola  a bruciapelo con  un  colpo alla testa.  La polizia, i vigili, gli squadroni della morte continuano a sterminare le ragazze e ragazzi di strada. L’unica loro difesa: il nostro movimento.