18 luglio 2017

 

a Luigi Sandri

a Stefano Toppi per la Comunità di S. Paolo

 

Con Giovanni va via o forse rivive una parte della storia di tanti di noi. Lo conobbi a distanza di qualche settimana dalla mini assemblea tenutasi presso la Gregoriana il 7 novembre 1971 all’indomani del Secondo Sinodo Ordinario dei Vescovi tenutosi a Roma dal 30 settembre al 6 novembre che doveva trattare e dare direttive, nello Spirito del Concilio, su temi di particolare rilevanza che non sto a ricordare. Le conclusioni furono, come ricorderai, deludenti, grazie all’ingerenza di Paolo VI, pesantemente esercitata, come già aveva fatto durante il Concilio avocando a sé la questione “ celibato dei preti” messa all’ordine del giorno per essere affrontata in una sessione dai Padri Conciliari. Ci riunimmo per dare vita ad una vibrata protesta attraverso la voce di un Movimento, che costituimmo, (Il 7 Novembre). Eravamo, se non ricordo male, una   ventina di “preti” tra i quali c’erano Pietro Brugnoli, Tu, Ciro Castaldo, Rosario Mocciaro, Fernando Cavadini ed Io. Il Movimento 7 Novembre non ebbe lunga vita, ma aggregò  diverse persone e contribuì a dare impulso alle varie istanze innovative che venivano dalla Chiesa Altra che stava crescendo in Italia. In quel periodo ci incontrammo diverse volte con Giovanni che aveva data, se ben ricordo, la sua adesione al Movimente sebbene, forse, non molto convinta. Vivevo a Roma in quel periodo presso la sede del Movimento in via Alessandro Severo , poco distante dalla Basilica di S. Paolo. Fecero parte della Direzione Nazionale del Movimento oltre alle persone già citate altre persone, di cui ne ricordo alcuni; Girardet (pastore Valdese) Molaro (moralista), Gentiloni, Marcello Vigli, Piero Trupia. Giovanni era a latere, ma quando interloquiva i suoi interventi erano  puntuali, circostanziati sui temi del Concilio( come ricordiamo tutti era stato Padre Conciliare) e profondi sulla speranza della fede. Ci rincontrammo nell’affollata assemblea eucaristica nel 1973. Quando “concelebrammo” con Lui, non sull’altare ma dai posti trovati nella Basilica  la sua “Ultima Messa” a S. Paolo Fuori le Mura. Abbiamo trascorso insieme momenti di riflessione e di preghiera in  Notre Dame durante l’Assemblea Internazionale delle CdB. a Parigi. Ci siamo ancora rivisti a Napoli a casa di Ciro Castaldo dopo un incontro al quale parteciparono con lui, Enzo Mazzi e Marcello Vigli. E poi a via Ostiense presso la Comunità in occasione del quarantesimo o trentacinquesimo (non ricordo bene) anniversario di vita della Comunità di S: Paolo. L’ultima volta che l’ho visto, e questo lo ricordo bene, fu in un convegno organizzato dalle Comunità del Cassano/Scampia. Ebbi il piacere di sedere allo stesso tavolo e pranzare con lui, ricordando in fraternità tutti i momenti sopra descritti. Ci mancherà in particolar modo a voi, la sua saggezza, il suo amore per la Chiesa Altra, la sua voce ed i suoi scritti profetici. C’è un barlume di gioia nei nostri cuori pensando al felice incontro nella casa del Padre di Giovanni con Ciro Castaldo, Enzo Mazzi, Gigi Rosadoni, Agostino Zerbinati e con i tanti altri che insieme a noi hanno condiviso la Speranza. Certo è che Papa Francesco dovrà trovare molto tempo per onorare le tante tombe dei profeti che con don Primo Mazzolari e Don Lorenzo Milani hanno fatto sentire la propria diversa voce nella Chiesa di Dio.

 

Armando Poggi

 

Napoli, 18 luglio 2017