estratto dalla testimonianza di Gerardo - 2012 Dicembre 3, Guatemala

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Oggi è stato un giorno faticoso. Alle due con Mimmo stavamo nel cimitero centrale per partecipare ai funerali di Gustavo Poma, un giovane socio del Mojoca barbaramente assassinato venerdì scorso alla sera assieme a quattro giovani donne. C’era la povera mamma, povera in tutti i sensi, vive in un buco, ora è sola completamente. E poi c’erano molti ragazzi e ragazze della sua famiglia di strada. I suoi compagni portavano sulle spalle il feretro. Spesso si facevano delle soste obbligate perché prima di noi c’erano vari cortei funebri e si doveva aspettare la fine di una sepoltura per andare avanti. Il corpo era per terra e tutti attorno. Le ragazze e i ragazzi a turno gli parlavano ricordando la vita con lui, o cantavano una canzone che parla dell’amico, o pregavano. Sono già andato tante volte al cimitero per seguire i feretri di ragazzi o di ragazze, che ne ho perso il conto. Troppo. Una martirologia che non cessa di allungarsi. Poi sono andato al Mojoca dove c’era meno affluenza di ieri. Abbiamo visto il video e fatto un breve dibattito.

 

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Gerardo