lettere + 2014 Luglio 1, Roma

 

Care amiche ed amici,

prima di tronare in Guatemala dopo due mesi di soggiorno in Europa voglio salutarvi affettuosamente e augurarvi un periodo estivo sereno e pieno di amicizia e di amore.

 

Non sono stati molti gli incontri durante questo soggiorno.

 

Con Kenia, che molti di voi già conoscono perché era venuta con Maria Elena nel 2007 ed aveva partecipato a molti dibattiti in diverse città di Italia, siamo stati ospiti si Santina e Marina. Abbiamo partecipato nella sala di arte e cultura in pieno centro di Milano a una presentazione del libro di Laura Pelliciari nello splendido quadro delle pitture di Tina

 

Il gruppo di Milano e quello di Pinerolo sono i primi che hanno formato Amistrada.

 

Purtroppo Augusta Silvestri, che fin dal inizio faceva parte di questo gruppo ed aiutava con molta generosità le ragazze ed i ragazzi di strada e altre associazioni, è scomparsa due domeniche fa, dopo una dolorosa malattia, che ha vissuto con grande dignità e grande coraggio. È una persona che per il gruppo di Milano, per me e penso per tutto il Mojoca era importante. Penso che sia stata accolta a braccia aperte dal padre in cui lei credeva e da tante ragazze e ragazzi di strada che l’hanno preceduta e spero che da li dove si trova continuerà ad appoggiare le sue sorelline e fratellini della strada. Arrivederci e grazie, Augusta.

 

Durante il soggiorno milanese siamo stati invitati dalla comunità di base di Busto Arsizio a un dibattito sulla globalizzazione vista dalla strada. Un quarantina di persone erano presenti e la serata è iniziata da una cena cordiale. Sono legato a questa comunità già dal inizio degli anni settanta. Kenia ha raccontato la sua vita e suscitato l’emozione e l’ammirazione dei presenti per la nobiltà dei suoi sentimenti e la forza con la quale affronta una vita difficile. Il dibattito sulla globalizzazione è stato seguito con molto interesse e partecipazione.

 

La sera seguente siamo stati ospiti della comunità Kairos fondata da Don Claudio per ragazzi rinchiusi nel carcere minorile o comunque in difficoltà. Come l’anno scorso. eravamo in famiglia ed esiste già un gemellaggio morale tra Kairos e Mojoca.

 

La seguente tappa è stato la pizzata preparata dal gran Carmelo al ristorante la Casetta Rossa alla Garbatella (Roma). Pizze deliziose e non meno deliziosi gli antipasti preparati da due giovani guatemalteche che vivono in casa di Laura. Anche qui la testimonianza di Kenia, le notizie sul Guatemala ed il Mojoca.

 

Prima della partenza per il Belgio siamo andati a fare con Kenia sei ore di lezioni nella facoltà di scienze della formazione dell’IPU a Vitorchiano. La prima a salire in cattedra è stata Kenia. Mi sono accorto anche qui, dopo l’incontro con l’Universtà la Bicocca di Milano, che i giovani si rendono meglio conto della crisi mondiale che li sta colpendo; però che non sanno come reagire, sono rassegnati, alle volte disperati. È anche compito di Amistrada di analizzare, partendo dal Guatemala, la crisi che viviamo e incoraggiare tutti ad organizzarsi per resistere al progetto di morte dei padroni del mondo.

 

In Belgio dove abbiamo passato le prime tre settimane di giugno la situazione è migliore perché le famiglie della classe media che appoggiano il Mojoca non sono ancora state colpite dalla mondializzazione del mercato come in Italia. Nelle classi popolari la dittatura del danaro colpisce duramente con un tasso di disoccupazione in aumento e la moltiplicazione degli impieghi precari e mal pagati.

La nostra rete belga conta vari gruppi dinamici, tra i quali un gruppo di emigrate guatemalteche che vivono a Bruxelles e che hanno intrapreso iniziative di successo. Il comitato di gestione ha iniziato un sito internet (www.mojoca.be).

 

Vi ricordo che anche il Mojoca ha anche il proprio sito (www.mojoca.org.gt) e una pagina di facebook (mojoca guatemala).

 

Il cdg belga ha anche preparato una valigetta che contiene 4 foto a colori e varie cartelle con documenti sul Guatemala, sulla strada, sul Mojoca, sulla solidarietà, uno strumento di coscientizzazione per chi organizza incontri nelle scuole o altrove sul Mojoca. Il gruppo belga è in ascesa e conta persone di varie generazioni, non solo quella dei pensionati, ma anche donne tra i 35 – 40 anni e anche giovani.

 

Tornati dal Belgio, dopo due giorni di riposo ci siamo spostati a Torino per visitare don Piero Nota, sacerdote italiano che quando era parroco in una zona popolare della capitale mi ospitava.

 

I nostri infaticabili amici, Angelina e Nico, hanno convocato un’assemblea alla quale hanno partecipato una sessantina di persone, tra le quali molte che erano già venute in Guatemala con gli organizzatori.

 

Pinerolo resta una roccaforte per l’amicizia in Piemonte, e dopo un incontro con Carla di Piossasco penso che si potranno fondare altri gruppi di amicizia nella sua città e anche in Rivalta.

 

Alla fine di questo soggiorno non posso che confermare la diagnosi che avevo già presentato lanciando un dibattito sul futuro di Amistrada: la nostra associazione sta vivendo una situazione difficile dovuta alla crisi che colpisce il nostro paese, ed anche all’invecchiamento dei gruppi. Il numero delle donazioni è diminuito nel 2013 e anche le entrate del 5perMille. Non è troppo tardi, ma è urgente rilanciare Amistrada, creare nuovi gruppi, coinvolgere adulti e anche giovani. So che è difficile, ma non impossibile ed è importante impegnarci, non solo per il futuro del Mojoca, ma anche per resistere al progetto di morte dei padroni del Mondo e questa resistenza non può che venire dal basso, che da gruppi come quelli ancora esistenti nel Mojoca in cui si vive l’amicizia, la solidarietà, dove si condivide, dove si conduce uno stile di vita semplice, sobrio e rispettoso della natura.

 

Io ritornerò in novembre per partecipare all’assemblea di Amistrada che si terrà il 28 di questo mese e sarò accompagnato dalla prima bambina che ho visto nascere da una ragazza uscita dalla strada e che ora sta terminando brillantemente il secondo hanno di diritto all’università pubblica San Carlos di Guatemala.

Malgrado l’età, gli occhi quasi spenti, ho deciso di accettare gli inviti che già mi sono stati rivolti per partecipare ad incontri durante le prime tre settimane di dicembre.

Inizierei da Potenza, in cui già siamo invitati; una visita a Formia si impone; andrei anche a Vitorchiano se c’è una lezione nei primi dieci giorni di dicembre.

Verso il 12 dicembre inizierei un giro che potrebbe passare per Firenze, Treviso (se Francesco conferma l’invito trasmesso da Remo), Torino e Pinerolo-Piosasco-Rivalta e infine Milano per il Natale e Busto Arsizio. Si tratterà di organizzare bene questa iniziativa affinché possa dare frutti di solidarietà e di resistenza.

 

Un affettuoso abbraccio con tanti auguri di serenità e di superamento delle tante difficoltà che si incontrano in questi tempi di crisi,

Gerardo

 

Anche Kenia vi saluta cordialmente